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Generare futuro: a Bari 250 persone al convegno con Giulio Carpi su nuovo progetto per l'Alleanza Educativa

07/04/2014

L’Arcidiocesi di bari-Bitonto ha lanciato il progetto: "Generare futuro”. Una serie di appuntamenti culminati con il convegno guidato dal nostro Presidente insieme all’Arcivescovo di Bari-Bitonto e i Dirigenti scolastici delle scuole della diocesi per una riflessione su alcune parole chiave dell’educazione, Umanesimo, Autonomia e Sussidiarietà, Comunità, Alleanza educative, Educazione, Insegnanti

Nella settimana dal 10 al 15 marzo poi ogni comunità parrocchiale, nell’ambito del tema ha creato, da vivere con i ragazzi della propria comunità, un evento di riflessione dal titolo “Diritto allo studio”, con le famiglie un lavoro intitolato “Alla riscoperta del maschile e del femminile nella famiglia” ed infine è stata chiomata a coinvolgere i docenti di riferimento per lavorare sul tema “Vi interessate dello sviluppo dei ragazzi che vi sono affidati?”.

Sabato 15 marzo alle ore 9,30 presso l’aula magna del liceo scientifico Galileo Galilei a Bitonto, è stata la volta del nostro presidente Giulio Carpi, con il momento centrale del percorso, che è stato il relatore del convegno su “L’Alleanza educativa”.

La mattinata è stata aperta da S. E. Mons. Francesco Cacucci. Arcivescovo Metropolita di Bari-Bitonto. Con parole semplici e dirette, ha saputo coinvolgere immediatamente gli oltre 250 intervenuti (tra docenti, educatori e studenti) sull’importanza del camminare insieme; importanza ancora più strategica - ha poi sottolineato Don Michele Birardi, Direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile - per potere generare futuro e quindi arrivare preparati all’incontro del 10 maggio con il Santo Padre a Roma, a conclusione del percorso “La Chiesa per la scuola” di cui il progetto barese fa parte. "L’obiettivo dell’iniziativa, - ha specificato don Michele - “va inquadrato nel contesto del decennio sull’educazione e centrata su un’idea concreta di bene comune” e richiede di “ritessere i fili della scuola, cioè quello delle generazioni (docenti e discenti), quello delle agenzie educative (scuola, famiglia, Chiesa), quello, infine, delle dinamiche sociali (scuola e lavoro)”.

La mattinata poi è continuata in maniera interattiva attraverso una conferenza spettacolo di Giulio Carpi, partendo dalla bellezza che la scuola può generare per andare incontro a ciascun studente: “Il primo atto autenticamente educativo - ha sottolineato - non consiste tanto nello sforzo di ‘fare qualcosa’ ma nel ‘comprendere qualcuno’, anzitutto ascoltare e capire… per cogliere il profilo unico di ogni individuo”.

Si è poi lavorato sul tema della rete educativa (“per educare un bambino ci vuole un intero villaggio”), sul valore della prossimità educativa cantando anche insieme “La cura” di Battiato e poi è stata la volta di un lavoro di gruppo di rete vera e propria tra tutti i presenti. Facendosi aiutare dalle vignette di Gibì e DoppiaW i tanti presenti si sono confrontati in modo molto dinamico sul fatto che In una società individualistica come la nostra, dove si può morire di fronte all’indifferenza dei più, il valore delle relazioni, come ricerca volta a costruire il senso di reciprocità, è componente essenziale, condizione irrinunciabile per costruire futuro.